tratto da "Gli scenari di decrescita a 1,5 °C suggeriscono la necessità di nuovi percorsi di mitigazione"; di L. T. Keyßer & M. Lenzen
https://www.nature.com/articles/s41467-021-22884-9
Per raggiungere la giustizia climatica nel bel mezzo della crescente crisi è necessaria una rivalutazione fondamentale dei nostri paradigmi economici.
Uno degli approcci più promettenti è la decrescita, che dà priorità alla sostenibilità e all'equità rispetto alla continua crescita economica.
Questo articolo esplora come la decrescita sia essenziale per raggiungere la giustizia climatica, evidenziandone le implicazioni per i bilanci globali del carbonio, le responsabilità differenziali per le emissioni e i fattori socioeconomici.
Capire la Decrescita
Decrescita è (anche) una teoria economica che sostiene la riduzione intenzionale del throughput di una società, ovvero di risorse materiali ed energetiche, mirata al raggiungimento della sostenibilità ecologica e del benessere sociale.
La prospettiva della decrescita postula che la crescita economica perpetua nei paesi ad alto reddito richieda l'estrazione continua di risorse, portando al degrado ambientale e alla disuguaglianza sociale.
Attualmente, ciò porta anche ad una distribuzione pesantemente diseguale delle risorse, con una minoranza di ultraricchi che contribuisce in modo sproporzionato alle emissioni globali.
Il dilemma del bilancio del carbonio
L'attuale traiettoria delle emissioni di carbonio non è sostenibile; le stime suggeriscono che il mondo ha un budget di carbonio limitato che può permettersi di bruciare limitando l'aumento della temperatura globale a 1,5 °C o 2 °C.
Ma poiché i paesi a basso reddito cercano giustamente di aumentare i livelli di reddito al di sopra della soglia di povertà globale di $ 2,97 al giorno, le proiezioni indicano che ciò consumerà circa il 66% del budget di carbonio disponibile per un limite di 2 °C.
Questa cruda consapevolezza sottolinea la necessità di trovare nuovi percorsi, oltre al modello incentrato sul PIL, per distribuire equamente il budget di carbonio rimanente.
Disuguaglianza del carbonio
I segmenti più ricchi nei paesi ad alto reddito hanno la responsabilità storica primaria per le emissioni di carbonio.
Le impronte di carbonio delle famiglie ad alto reddito sono drasticamente più elevate rispetto alle loro controparti a basso reddito.
Ad esempio, studi precedenti hanno indicato che esistono grandi disparità nelle impronte energetiche internazionali e intranazionali, sottolineando la necessità di interventi politici volti a ridurre i modelli di consumo tra le popolazioni più abbienti.
Questa situazione richiede una riorganizzazione degli incentivi economici per favorire la sostenibilità rispetto alla crescita.
Il ruolo della decrescita nei percorsi di mitigazione
La decrescita offre un percorso che enfatizza la riduzione dei consumi e i cambiamenti nello stile di vita.
Incoraggia una drastica riduzione del consumo energetico favorendo, al contempo, un cambiamento culturale verso uno stile di vita sostenibile e orientato alla comunità.
In questo studio si evidenzia il fatto che vari scenari, in particolare quelli che enfatizzano l'energia rinnovabile e la fattibilità socio-politica, tendono a mostrare che un'elevata crescita dell'energia rinnovabile connessa ad una minore espansione economica potrebbe produrre risultati di mitigazione migliori se confrontati con le tradizionali strategie di crescita economica.
Energia rinnovabile e disaccoppiamento energia-PIL
L'efficacia degli scenari di decrescita risiede nel loro affidamento su tassi e scale inferiori di espansione delle energie rinnovabili, rispetto all'elevato (benché solo ipotetico) disaccoppiamento energia-PIL spesso perseguito dai modelli tradizionali.
Affinché gli scenari di decrescita producano risultati di sostenibilità affidabili, essi necessitano di una trasformazione sociale più profonda ed equa, che dia priorità ai risultati sociali ed ecologici piuttosto che alle semplici metriche economiche.
La ricerca indica che mentre vari modelli di valutazione integrata (IAM) presuppongono una crescita continua del PIL, spesso ignorano le realtà socio-economiche che sono alla base del consumo energetico e delle emissioni di carbonio.
Il quadro della decrescita richiede un'analisi distintiva della fattibilità attraverso lenti socio-politiche, chiarendo che i cambiamenti sistemici potrebbero portare a emissioni ridotte in modo sostenibile.
Affrontare le diseguaglianze attraverso la decrescita
L'equità è fondamentale nell'azione per il clima, in particolare per quanto riguarda la giustizia sociale e l'equità tra nazioni e popolazioni.
L'approccio della decrescita si allinea intrinsecamente ai principi di giustizia climatica riconoscendo gli oneri ingiusti imposti alle comunità vulnerabili.
I paesi ad alto reddito hanno storicamente beneficiato delle emissioni di carbonio e della crescita industriale, mentre i paesi a basso reddito hanno sofferto e soffrono in modo sproporzionato delle conseguenze del cambiamento climatico.
Enfatizzare la decrescita nelle società ricche potrebbe portare ad una redistribuzione delle risorse: operando all'interno di un modello di consumo contenuto, le risorse socioeconomiche potrebbero essere reindirizzate e ridistribuite verso le comunità più marginali.
I fondi e le risorse potrebbero essere incanalati in strategie di adattamento, migliorando le infrastrutture nei territori più vulnerabili e supportando le transizioni verso l'energia pulita.
La decrescita enfatizza la governance partecipativa e incoraggia l'inclusione sociale nelle decisioni sul clima.
Le decisioni localizzate, supportate da iniziative guidate dalla comunità, possono promuovere la resilienza e le pratiche sostenibili, assicurando che le voci dei gruppi subalterni vengano ascoltate.
Il pensiero della decrescita coltiva una cultura della sostenibilità che, promuovendo il localismo, può portare a cambiamenti sociali in cui il benessere non sia misurato solo in termini finanziari, ma anche in termini di relazioni socioecologiche rigenerative e di qualità.
Conclusioni
La decrescita funge da approccio utile per affrontare l'intricata rete di interconnessioni tra ingiustizia climatica e crescita economica.
Dando priorità alla sostenibilità e correggendo gli squilibri che sono stati a lungo protetti dai quadri economici tradizionali, la decrescita apre la strada a un futuro più equo.
In sostanza, la trasformazione immaginata attraverso la decrescita non affronta solamente i sintomi del degrado ambientale, ma le radici sistemiche della disuguaglianza: una lotta essenziale nella costruzione di soluzioni climatiche socialmente giuste.
L'adozione di un paradigma di decrescita è oggi più che mai urgente, esso fornirebbe un faro per la solidarietà globale e strategie collettive per far fronte all'emergenza climatica.
Ridurre i consumi nei paesi ad alto reddito, a partire dalla minoranza benestante, non è dunque solo una scelta: è più che una necessità, per creare un futuro sostenibile ed equo per tutti.
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